Wimbledon11/07/2023
Wimbledon, Bertolucci esalta Berrettini: "Una sconfitta che è un punto di partenza"
Il commentatore 'Sky': "L'applauso finale dimostra che Alcaraz temeva Matteo, Sinner deve ritrovare lucidità tattica e scioltezza di braccio".
Sport Today
Nel corsivo su 'La Gazzetta dello Sport' Paolo Bertolucci analizza l'importanza nell'economia di una carriera dell'ottavo giocato da Matteo Berrettini contro un alieno di nome Carlos Alcaraz: "L'immagine più significativa dell'uscita di scena da Wimbledon 2023 per Matteo Berrettini è l'applauso che gli hanno riservato il pubblico e Carlos Alcaraz: significa aver guadagnato il rispetto dello spagnolo e dimostra che quest'ultimo temesse in avvio l'italiano; la partita di Matteo è stato, se non splendida, buona, in considerazione dal suo punto di partenza. Purtoppo sfidava un giocatore che non è per caso il NR. 1 del Ranking, ma che si è dimostrato pronto a superare, nonostante l'età, le insidie dell'erba".
Chi segue il campione di Murcia sa che il livello del suo gioco è sempre migliore, come se l'erba fosse già domata, per questo è un ko da cui Berrettini deve ripartire per cancellare ombre e frustrazione: "Matteo ora può mettersi dietro le spalle il momento buio, perché il fisico ha risposto correttamente e ha visto che il suo tennis non è caduto nel dimenticatoio; la carriera, non solo la stagione, adesso può ricominciare. Ho commentato la partita al fianco della tv spagnola, che ha Carlos Costa analista tecnico: sottolineava che Alcaraz stava giocando la sua migliore partita sull'erba e che trovava la sua completezza tecnica e la capacità di apprendimento immediata impressionanti".
Il superstite azzurro resta così Sinner che può sfruttare una volta di più il tabellone favorevole: "Sinner scenderà in campo da naturale favorito, come accade quando un top - 10 sfida chi non lo è, una situazione da manipolare con cura, perché Safiullin ha qualità di rilievo sull'erba e il peso del pronostico rischia di farsi sentire. Negli incontri precedenti non è stato esente da errori evitabili e talora è mancato di lucidità di fronte alle scelte tattiche, sa benissimo, come ha ammesso in conferenza stampa, di dover ritrovare la scioltezza del braccio e la capacità di comandare lo scambio che lo caratterizzava nella passata stagione. Safiullin è un giocatore intelligente, il suo tennis sull'erba nel complesso è migliore di quello che è in grado di esprimere sulle altre superfici".