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TENNIS30/06/2021

Wimbledon, Berrettini realista: "Posso arrivare in fondo, ma so che sarà dura"

Il numero uno d’Italia resta prudente riguardo alla possibilità di raggiungere la fase finale dello Slam londinese.

Sport Today

Sicuro di sé ma senza fare voli pindarici. Così è apparso Matteo Berrettini in conferenza stampa dopo il match di primo turno a Wimbledon vinto contro l’argentino Pella, avversario che è riuscito a strappargli il secondo set prima di soccombere in quattro.

Con il successo ottenuto ai danni del sudamericano il numero nove del mondo ha allungato la sua striscia positiva sull’erba, un rendimento che fa ben sperare in vista dei prossimi incontri che potrebbero proiettarlo nella seconda settimana.

Riguardo a quest’ultima e alla possibilità di essere ancora in gioco nelle giornate conclusive, Berrettini non si è voluto sbilanciare affermando di possedere i mezzi per far bene ma che, nonostante questi, gli ostacoli da superare lungo il percorso restano davvero tanti.

Lo dimostra parzialmente anche il match di oggi, un incontro in cui l’allievo di Vincenzo Santopadre ha dovuto far ricorso a tutte le proprie qualità per strappare la vittoria.

Il momento positivo mi ha aiutato oggi quando le cose si sono un po' complicate. Mi sono detto, che ho giocato molte partite e ne ho vinte la maggior parte. Questo è importante per un tennista. A volte si vince anche con la fiducia che si prova in sé stessi. Oggi, soprattutto nel terzo set, l'ho utilizzata come arma per superare il mio avversario” ha ammesso Berrettini prima di parlare del futuro.

Arrivare in fondo al torneo? So che ho il livello, le armi e la mentalità per arrivarci. Ma, come penso che voi abbiate potuto vedere oggi, ogni partita è una lotta ed è davvero difficile. Adesso devo andare per gradi e pensare alla prossima partita. Certo, mi piacerebbe avere un lungo percorso qui ma voglio pensare passo dopo passo. So che posso farcela, ma so al contempo che sarà dura".

Il romano dunque si professa prudente, conscio di come l’erba sia una superficie in grado di punirti in qualsiasi momento.

“Sono consapevole che questa sia una superficie che non perdona niente. So che devo essere concentrato tutto il tempo. È dura, soprattutto in una partita al meglio dei cinque set. Ho bisogno di un grande sforzo mentale per giocare il mio miglior tennis” ha concluso Berrettini.

 

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