TENNIS12/07/2023
Verso Djokovic-Sinner, il punto di Bertolucci: "L'azzurro migliora sempre più, ma il serbo è un predestinato"
Il commentatore 'Sky' spiega: "Contro Safiullin Jannik ha sfornato la versione migliore del torneo, ma Nole è padrone di ogni situazione".
Sport Today
Nel consueto corsivo su 'La Gazzetta dello Sport' Paolo Bertolucci prende in considerazione il match tra Jannik Sinner e Roman Safiullin, spiegando come la condizione dell'altoatesino sia in crescendo a Wimbledon: "Jannik Sinner si è confermato il migliore nella propria parte di tabellone, così il tennis azzurro continua a far parlare di sé grazie alla semifinale sull'erba di Wimbledon. E' il terzo italiano a raggiungere questo storico risultato dopo Pietrangeli e Berrettini, ma è anche il più giovane. Dopo i quarti di finale di un anno fa, dove fu sconfitto da Djokovic, l'azzurro era apparso abbastanza contratto a inizio torneo, ma ha cominciato a sciogliersi quando serviva, nella parte conclusiva, giocando a buon livello. Era favorito e ha dovuto gestire la tensione: ieri si è vista un'altra versione, per certi versi anche migliore di quella targata 2022: servizio e risposta hanno funzionato molto bene. L'azzurro è stato bravo a riprendere il filo del discorso nel terzo set, dopo un passaggio a vuoto che poteva costare caro; Sinner ha fatto sentire la sua presenza al centro del campo e il match è stato senza storia".
La sfida al campione serbo, imbattuto a Wimbledon dal 2018 e pronto ad agganciare Roger Federer ai Championships: "L'erba non è più una superficie sconosciuta, ma si sta dimostrando sempre più mica dei colori italiani, dopo la finale di Berrettini nel 2021; adesso la mente deve essere rivolta contro il detentore del trofeo, in un impegno che sfiora il proibitivo. Dodici mesi fa Sinner si era trovato avanti di due set, è passato un anno e possiamo pensare che Sinner sia maturato e Djokovic abbia un anno di più, quindi che il gap si sia ridotto: ma c'è da stare poco tranquilli, visti i due slam conquistati dal serbo. Ciò che Nole ha dimostrato in questo torneo preoccupa e non poco, è sembrato padrone di ogni situazione sia contro i grandi battitori sia di fronte ad avversari dotati di un tennis più preciso. Djokovic è camaleontico, ama nascondersi: è un sornione che al momento decisivo alza l'asticella del rendimento e va a segno come un predestinato. E' la sua qualità innata".
Una probabile sconfitta non mette in discussione il cammino verso le ATP Finals, stavolta da 'titolare': "Comunque vada, Sinner andrà via da Wimbledon con la convinzione necessaria per giocare una seconda parte di stagione a grandissimo livello, con vista su Torino".