TENNIS25/08/2023
Us Open, Sinner: "Non commetterò lo stesso errore di Parigi"
L'altoatesino è pronto per l'ultimo Slam del 2023: "Ora sono in uno stato di forma di fisico molto buono".
Sport Today
Non è stato decisamente un sorteggio facile quello degli Us Open per Sinner: dagli ottavi il campione altoatesino rischia di beccare nell'ordine Zverev, Alcaraz e Medvedev prima di un'eventuale finale con Djokovic. Un percorso difficile per l'azzurro, che dopo la semifinale conquistata a Wimbledon ha però voglia di stupire anche nell'ultimo Slam della stagione, ovvero quello americano.
Queste le parole di Jannik Sinner in vista degli Us Open: "A Parigi la partita del secondo turno non è stata giocata con la mentalità giusta. Questo è un qualcosa che non si può accettare e non replicherò nella prosecuzione del mio percorso. Si può perdere, ma non in questo modo. Per me è stata una lezione e cercherò di non replicare lo stesso errore a New York, avendo lo stesso approccio che ho avuto a Wimbledon. Quella sconfitta mi ha fatto capire molte cose, soprattutto sul modo di vivere la quotidianità e di prepararsi all’evento".
"Ora sono in uno stato di forma di fisico molto buono - continua Sinner -, lavoriamo tanto fino al weekend e poi arriva la parte più divertente, cioè giocare il torneo. Abbiamo lavorato tanto sul servizio, ma stiamo cambiando anche altre due, tre cosine. La cosa più importante ora è lavorare tanto, in qualità e quantità. Poi, certo, sono numero sei del mondo ed è un ottimo risultato. Simone Vagnozzi è molto bravo nella parte tattica e tecnica dei colpi. Darren Cahill, che ha avuto più esperienza, sa parlare molto bene prima delle partite importanti, ti fa stare tranquillo. Ma tutti e due si capiscono molto bene".
Per Sinner il lavoro di squadra è fondamentale: "Quando sei giovane non non lo puoi capire, no. Perché pensi totalmente ad altre cose e ascolti. Io ero bravo ad ascoltare, ancora lo faccio molto bene. Ascolto i consigli tecnici e provo a realizzarli subito. Forse questo mi ha portato dove sono ora. Certo, anche nell’altro senso ora le cose un pochettino sono cambiate. C’è più confronto, nel senso che quando non capisco una cosa, ho voce in capitolo. C’è un confronto peri trovare una soluzione giusta. Ora siamo tutti sulla stessa linea, cioè siamo una squadra: il fisio, il preparatore, Darren e Simone. Quando c’è una cosa di cui discutere si parla tutti insieme, e insieme si mettono tutte le cose: quella è la nostra forza, il segreto del team".