TENNIS11/06/2021
Berrettini: "Djokovic il giocatore che mi dà più fastidio, Sinner e Musetti fanno impressione"
Il romano, dopo l’uscita al Roland Garros, ha fatto il punto sul suo momento analizzando i rivali e parlando dell’ascesa dei connazionali.
Sport Today
Terminato il Roland Garros 2021, per Matteo Berrettini è già tempo di guardare avanti e pensare ai tornei su erba.
Prima di lanciarsi però in questa missione, dalle colonne del Corriere della Sera il tennista romano ha voluto ribadire quanto sia contento dei risultati ottenuti di recente pensando da dove sia partito.
“So chi sono, so che sono partito da lontano, costruendomi pezzo per pezzo. Non sono mai stato un predestinato, non sono entrato nei top 100 a 19 anni, a quell’età cercavo di farmi strada giocando piccoli tornei in località sperdute dell’Egitto o della Grecia, ma credo che pure la mia sia una bella storia” ha affermato Berrettini comparando subito la sua traiettoria a quella dei giovanissimi connazionali Sinner e Musetti.
“Io ho fatto un percorso diverso rispetto a Jannik e Lorenzo. A 18 anni ero ancora molto indietro quindi capisco che ci sia tutto questo clamore intorno a loro. Sono ancora più giovani di me, fanno impressione e per me rappresentano uno stimolo ulteriore” ha detto il numero uno d’Italia, atteso ora da un torneo che da sempre è nei suoi pensieri.
“Sogno di vincere Wimbledon. Ma non è che se vinco Parigi, o New York mi dispiace, sia chiaro. Mi accontenterei volentieri…” ha chiarito Berrettini che poi, con fare analitico, ha rivelato chi siano per lui i peggiori giocatori da affrontare sul circuito.
“Nadal sulla terra del Roland Garros. Ma anche Djokovic sul cemento non è una esperienza che consiglio. Per le sue caratteristiche, iniziando dalla risposta al servizio, Novak è il giocatore che mi dà più fastidio”, è stata l’ammissione del numero 9 del mondo, determinato però a batterli il prima possibile.
“Devo imparare a tenere alti i giri del motore, continuando a investire su me stesso. Quei mostri non sono eterni. Bisogna farsi trovare pronti. E comunque vada, mai smettere di crederci”.