PRIMA PAGINA24/08/2021
Paralimpiadi: la consapevolezza di Pancalli
"Sono strafelice di questa delegazione. Avremo la bellezza di 69 atleti esordienti e saremo presenti in 15 delle 22 discipline previste dal programma"
Sport Today
Oggi scattano ufficialmente le Paralimpiadi di TOkyo che si concluderanno il 5 settembre prossimo.
L'Italia si presenta al via con tante speranze e tante chance di medaglia col presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli, che può sorridere ed essere soddisfatto pensando ai 115 atleti (63 donne e 52 uomini) che saranno impegnati nei prossimi giorni in Giappone.
L'Italia esordirà infatti nel sitting volley grazie con la sua compagine femminile e nel taekwondo grazie alla qualificazione di Antonino Bossolo. "Questi numeri sono il risultato dell'azione di politica sportiva portata avanti dal Cip, insieme alle Federazioni e grazie all'impagabile lavoro delle società sportive sul territorio, senza dimenticare i Corpi di Stato del gruppo paralimpico militare - ha detto ancora Pancalli -. Grazie ai loro sforzi, gli atleti hanno potuto continuare a sognare e a prepararsi anche durante il lockdown, permettendo a tutta la famiglia paralimpica di raggiungere queste cifre da record". Il presidente del Cip ha parlato poi del rinvio di un anno dei Giochi: "E' stato difficile per tutti gli atleti, senza distinzioni tra olimpici e paralimpici, però forse i nostri erano già abituati ad affrontare ostacoli, avendone superati in passato nella loro vita grazie allo sport".
Cinque anni fa le medaglie collezionate dalla delegazione paralimpica furono 39: 10 d'oro, 14 d'argento e 15 di bronzo. Pancalli non si sbilancia, anzi dimostra di essere piuttosto scaramantico nella sua dichiarazione. ""Non risponderò mai a questa domanda perché la mia scaramanzia è patologica". "Tokyo è la mia quattordicesima Paralimpiade tra quelle da atleta e quelle da dirigente, tra estive e invernali - ha ricordato Pancalli - Non ho mai fatto previsioni né da atleta, nonostante gli obiettivi da realizzare, né tantomeno da dirigente ed è sempre andata bene. Sappiamo di aver lavorato bene e che lo sport italiano ha due facce della stessa medaglia, il Coni e noi".