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MOTORI05/03/2021

Nascar: ritorno alle origini dopo 50 anni

Il prossimo 28 marzo, sul circuito ovale di Bristol, la NASCAR tornerà alle origini per la prima gara su sterrato dopo 50 anni

Sport Today

Dopo 50 anni di asfalto bollente, la Nascar torna alle sue origini. La Food City Dirt Race, 250 giri su un totale di 133,125 miglia, sarà molto probabilmente uno spettacolo incredibilmente unico al mondo.

Dal prossimo 28 marzo e per i prossimi due mesi, il circuito ovale di Bristol, ospiterà numerosi eventi a seguito della sua trasformazione in un percorso temporaneo in terra battuta con una pendenza di 19 gradi. Tutto bello? Parrebbe di si, anche se ci sono da gestire problematiche non semplici. Non sarà affatto facile controllare la pista durante la corsa che secondo Autoweek, corre il rischio di trasformarsi in un unico grande solco, dal quale potrebbe essere complicato spostarsi. La gara NASCAR si terrà durante il giorno, e con condizioni di sole potrebbe esserci meno umidità rispetto a un evento notturno.

Ma questo non è l'unico punto interrogativo degli organizzatori: un’altra preoccupazione è infatti il raggio più stretto delle curve 1 e 2, con minori opportunità di sorpasso e con maggiore esposizione al sole, il che significa più polvere e maggiore scivolosità. Ne beneficierà lo spettacolo, ma a parte qualche simulazione del team che ha progettato il tracciato, la realtà si presenta ben più complicata.

Kyle Larson è uno dei piloti del campionato più esperti in condizione di sterrato; per lui tutto dipenderà dalle condizioni meteo. “All’asciutto potrebbe trasformarsi in un tracciato scivoloso fuori dalla corsia principale, mentre in caso di pioggia prima delle gara avremmo invece un terreno pesante e ruvido. Personalmente, spero che le condizioni siano più complicate, i risultati possibili potrebbero diventare molti di più“.

Non potevano mancare le parole e il punto di vista del direttore della NASCAR Cup Series Scott Miller: “Se avremo un evento fantastico come speriamo e come crediamo sarà, troveremo un modo per farlo continuare. Se invece avremo problemi, dovremo rivalutarlo prima di ripresentarlo per il futuro“.

Jonathan Ferrey/Getty Images