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MOTOGP01/10/2021

Valentino Rossi sulla morte di Dean Vinales: "Troppi piloti aumentano il rischio di tragedie"

Così il Dottore sul tragico incidente di Jerez nel quale ha perso la vita il 15enne cugino di Maverick.

Sport Today

“E’ bello tornare negli Usa, ci voleva dopo tanta Europa: è una dimensione totalmente diversa e mi piace molto la pista". Così Valentino Rossi alla vigilia di tre giorni di prove, qualifiche e gara del Gran Premio delle Americhe sul circuito di Austin, la capitale del Texas, sul quale è arrivato terzo nel 2015 e secondo nel 2017 e nel 2019: "Ebbi la chance di vincere in quest’ultima occasione, ma Rins nel finale mi superò dopo un mio errore: spero di poter andare bene pure quest'anno, servirà una moto buona sopratutto per assorbire le buche, non solo per girare in curva o accelerare".

Come tutti, anche il Dottore è rimasto scioccato dalla morte di Dean Berta Vinales nella Supersport 300 di Jerez: “E’ stato un grande disastro, poi è la terza volta quest'anno che muoiono dei piloti giovanissimi. Il problema è che nel nostro sport il problema maggiore resta quando un pilota cade ed è colpito da chi sopraggiunge. Ovviamente più piloti ci sono in pista più il rischio di essere investito quando cadi è maggiore. La Supersport 300 poi è più estrema della Moto3: in Moto3 ci sono 30 piloti, in Supersport mi pare fossero 42, poi hanno moto pesanti ma non molto veloci e così, restando sempre attaccate, aumenta il rischio di un incidente e di essere colpiti".

Ricette per evitare queste tragedie? "Ci vorrebbe maggiore rispetto delle bandiere gialle perché molti cercano di perdere meno tempo possibile in questi casi e va evitato. Poi i giovani ora sono molto più aggressivi e non pensano a cosa possa succedere: una cosa fondamentale sarebbe di imporre un maggiore rigore nel rispetto delle regole e nel dare penalità più dure. Spostare l'età di accesso alle gare di 1 o 2 anni non fa una grande differenza: è più importante che chi deve far osservare le regole sia più duro. Il nostro sport è meraviglioso, ma pericoloso: va insegnato che c'è qualcosa di più importante che guadagnare posizioni ed è il rispetto di regole e avversari".

Infine, un elogio a Toprak Razgatlioglu, il turco della Yamaha, quindi suo compagno di marca, che sta lottando col sei volte campione del mondo Jonathan Rea in Superbike: "Lo ammiro, è giovane, forte, preparato fisicamente, divertente da seguire e ha un gran controllo della moto, che è il suo punto forte: credo possa essere un pilota competitivo per la MotoGP".

Getty Images - Valentino Rossi