MOTOGP09/04/2021
Dovizioso: "Troppa elettronica in MotoGP"
Quando un pilota passa dalla Moto2 in MotoGP all’inizio è uno choc
Sport Today
Prima di partire per la Spagna, l'ex ducatista è stato ospite di Paolo Ianieri e Zoran Filicic nel podcast "Incarenati" della Gazzetta dello Sport, e ancora una volta ha dato degli spunti molto interessanti sul momento che sta vivendo la MotoGP.
Andrea Dovizioso dopo qualche mese di motocross, si appresta a tornare a respirare l'aria della MotoGP visto che il forlivese sarà a Jerez de la Frontera, dove assaggerà per la prima volta l'Aprilia RS-GP. Un test che per il momento non prelude ad altro, anche se in tanti si aspettano un suo vero e proprio ritorno in sella.
Il GP che ha inaugurato la stagione a Doha ha visto i primi 15 racchiusi nello spazio di meno di 10 secondi: Andrea non sembra convinto che questo equilibrio sia necessariamente sinonimo di spettacolo in una MotoGP nella quale i valori cambiano troppo spesso. "Non riesco a capire ed è veramente strano, perché dall’essere il più veloce costantemente tutti i turni fino a gara-1 e poi avere questo problema in gara e non trovare più il feeling, è davvero strano", ha detto, per esempio, riguardo al crollo improvviso di Franco Morbidelli.
"Non voglio insinuare niente, né dare la colpa a nessuno, ma da quando sono arrivate queste gomme succedono queste cose. È dall’anno scorso che continuamente si ribaltano le situazioni da gara a gara, addirittura da gara a gara sulla stessa pista. Facevo fatica io l’anno scorso che c’ero dentro a dare delle spiegazioni su quello che succedeva a me e ai miei avversari, adesso da fuori è ancora peggio".
Dovizioso ha voluto anche sottolineare l'aspetto dell'elettronica in MotoGP: "Non ce n’è tanta, di più. Quando un pilota passa dalla Moto2 in MotoGP all’inizio è uno choc, perché c’è tanta potenza, soprattutto in frenata devi aggredire molto, c’è più peso ed è tutto più complicato. Ma dopo qualche giorno di test ti adatti ed è finita. C’è veramente troppa elettronica. Questo non vuol dire che tutti possono andare forte con questa elettronica, ma se arrivi già come uno dei migliori della Moto2 non è così complicato adattarsi alla MotoGP".