FORMULA-113/04/2021
F1, Sainz svela il suo sogno irrealizzabile con Schumacher
Nell'intervista, il pilota spagnolo ha elogiato Verstappen, Leclerc e il campione Hamilton: "Non ha punti deboli, lo vedo in pista".
Sport Today
Intervistato da Il Corriere della Sera, Carlos Sainz ha esordito parlando del primo GP di Formula 1: "In Bahrain è stato un buon inizio, più per le sensazioni che per il risultato. Ottavo non è niente di speciale, ma non mi aspettavo di adattarmi così rapidamente alla squadra e alla macchina. Sono riuscito ad andare veloce da subito, ma voglio molto di più".
Sainz ammira molto Verstappen e il compagno di squadra Leclerc, e non ne ha mai fatto mistero: "Si capiva subito che Max era speciale, che aveva doti fuori dal comune. Essere riuscito a tenergli testa mi ha dato fiducia per continuare in F1, sapevo di essere nel posto giusto. Di potermela giocare con chiunque. Leclerc, di speciale, ha la sua storia. Ha perso un amico, Jules Bianchi, poi il papà. È diventato ancora più forte superando tremendi drammi. Per questo lo ammiro molto, ho seguito tutta la sua carriera".
Sainz e Leclerc formano quest'anno la coppia piloti Ferrari più giovane dal 1968: "Alcuni pensano che siamo troppi giovani per la Ferrari, ma io ho 26 anni e sono alla settima stagione in F1. Ho le capacità per aiutare questa squadra a tornare nelle posizioni vincenti. Di Charles già si conosce il valore, lo ha dimostrato. Stiamo spingendo forte a Maranello, siamo sempre al simulatore, con ingegneri e meccanici. Due piloti giovani portano una grande energia, siamo carichi e abbiamo voglia di vincere".
E ovviamente non potevano mancare elogi a Hamilton: "Ha tutte le qualità che un pilota vorrebbe avere. Non ha punti deboli, lo vedo in pista. Forse gli è mancata la competizione in qualche stagione, doveva battere uno-due avversari al massimo. Ma se mettessimo tutti sulla stessa macchina, Lewis sarebbe tra i migliori. Quasi certamente il migliore".
Sainz chiude parlando di un suo sogno, purtroppo irrealizzabile: "Avrei voluto correre accanto a Schumacher del 2004, all’apice della carriera. Vorrei stare accanto a lui solo per sapere come è diventato leader. E poi Gilles Villeneuve, l’ho conosciuto dai racconti di mio padre e poi su YouTube. Anche Lauda e Alonso, ma Fernando lo conosco di più".