FORMULA-108/09/2021
Corinna Schumacher racconta l'incidente di Michael in un documentario
A quasi otto anni dall'incidente sugli sci la famiglia di Michael Schumacher, compresi i figli Gina Maria e Mick, raccontano la vita del sette volte campione del mondo di Formula 1 in un docufilm che uscirà tra pochi giorni su Netflix.
Sport Today
Corinna Schumacher, moglie di Michael, ha raccontato in un documentario prodotto da Netflix che sarà disponibile dal 15 settembre alcuni retroscena dell’incidente sugli sci di fine dicembre 2013 capitato al sette volte campione del mondo di Formula 1.
“Non ho mai incolpato Dio per quel che è successo. Si è trattato di sfortuna. Nella vita non si può avere più sfortuna di così - ha detto Corinna -. Mi disse che la neve non era ottimale e che avremmo potuto cambiare meta e andare a Dubai”. Quanto all’attuale stato di salute del marito, però, Corinna ha mantenuto il solito, rigoroso riserbo, e del resto nulla a questo proposito viene detto nel documentario, preferendo raccontare la vita di Michael prima dell’incidente. “Viviamo insieme, seguiamo le cure, facciamo tutto affinché Michael stia bene e possa migliorare. Vogliamo che senta che la famiglia è unita. È evidente che Michael mi manchi tutti i giorni, manca ai nostri figli, manca alla famiglia tutta, a suo padre, a tutti quelli che gli vogliono bene. Tutti sentiamo la sua mancanza”.
Anche i figli Gina Maria e Mick, quest’ultimo pilota di Formula 1 alla Haas e membro della Ferrari Academy, sono intervenuti nel documentario: “Avrei tante cose di cui parlare con mio padre - ha detto Mick - Ora sono in Formula 1, potremmo discutere di tante cose. Mollerei tutto solo per poter vivere questo”. Sabine Kehm, per anni portavoce di Michael e che ora segue mick, ha aggiunto che la sua famiglia “ha voluto fare un regalo a Michael con questo documentario. Io l’ho visto e lo apprezzo molto. Anche per come tratta alcuni argomenti delicati”. “Non avrei mai pensato che potesse succedere qualcosa a Michael - ha detto Corinna - Ma continuiamo a vivere la nostra vita. È importante che continui ad assaporare la sua vita privata per come possibile. Lui ci ha sempre protetti, ora sta a noi farlo”.