CICLISMO30/03/2021
Sagan, il ciclo in BORA è giunto al termine?
Quella in corso potrebbe essere l’ultima stagione del campione slovacco tra le fila del team tedesco in cui è approdato nel 2017.
Sport Today
Sebbene sia fine marzo e la stagione sia cominciata da appena due mesi, le voci di ciclomercato sul prossimo anno iniziano già a circolare con una certa qual insistenza. L’ultima, in ordine di tempo, riguarda in particolare un nome che non può passare inosservato nel mondo delle due ruote visto che è quello di un campione affermato e apprezzato come Peter Sagan.
Lo slovacco, vincitore qualche giorno fa della tappa con arrivo a Matarò alla Volta a Catalunya, stando alle ultime indiscrezioni potrebbe non rientrare più nei piani della BORA-hansgrohe, formazione che negli ultimi cinque anni grazie alla sua presenza e ai suoi successi è riuscita a costruirsi un nome e una reputazione sempre più consolidati all’interno del World Tour.
Ebbene, nonostante i numeri e il ritorno d’immagine garantiti da un uomo come lo slovacco, la BORA potrebbe decidere a breve di separarsi dal trentunenne di Zilina, una possibilità quest’ultima che è stato lo stesso team manager dei tedeschi Ralph Denk a ventilare di recente.
“Ne stiamo parlando con Peter e il risultato è incerto” ha dichiarato Denk al Kölner Stadtanzeiger. “Penso che una decisione arriverà nel mese di aprile, non è una cosa semplice. Siamo tutti enormemente grati a Sagan di quello che ha fatto per noi e gli sponsor hanno ricevuto grande visibilità grazie a lui. Ma sta entrando nella fase calante della sua carriera ed è uno dei corridori più pagati in gruppo. Dobbiamo quindi soppesare bene la corsa: vogliamo ancora permettercelo oppure è meglio investire questi soldi nei giovani?”.
Sagan al momento è uno dei corridori con il contratto più oneroso in circolazione visto che guadagna cinque milioni di euro a stagione, una cifra importante per un atleta che ha già scollinato oltre i trent’anni di età entrando nella seconda (e sulla carta, declinante) parte della carriera.
La decisione da parte del management della BORA dunque non è agevole. Certamente, in attesa di capire che piega prenderà la questione, un suo addio potrebbe innescare a catena una serie di frenetiche trattative fra i maggiori team del panorama ciclistico internazionale e infiammare la stagione anche lontano dai contesti agonistici ben prima che si apra ufficialmente la finestra dei trasferimenti quest’estate.