CICLISMO25/08/2023
Roglic: la quarta Vuelta per essere ancora Mister 100 per 100
Ma in caso di bisogno non esiterebbe ad aiutare Vingegaard, “è una questione di professionalità”
Sport Today
Un soprannome che aspira a mantenere: “Mister 100 per 100” (nel 2023 ha conquistato tutte le gare a tappe a cui ha partecipato: Tirreno-Adriatico, Catalunya, Giro d’Italia, Vuelta Burgos). Anche perché mantenerlo significherebbe vincere anche la Vuelta a Espana. Per la quarta volta in carriera, eguagliando il record di Heras. “La priorità è vincere come squadra – tiene a sottolineare in un’intervista alla Gazzetta dello Sport –. E non siamo solo io e Vingegaard ad aspirare al successo finale, ma tanti rivali molto forti”. E ribadisce che se necessario sarebbe pronto ad aiutare il compagno di squadra per la vittoria: “Non è un qualcosa in discussione. È una questione di professionalità”. Tra i favoriti per la vittoria finale Roglic inserisce Evenepoel, Thomas e Ayuso. Ma lui che ha un legame speciale con la Spagna ha anche un motivo in più per puntare al massimo. “Avere la possibilità di vincere per la quarta volta mi motiva molto”. I rivali sono avvertiti.
La Vuelta sarebbe il coronamento di una stagione in cui Roglic si sta “divertendo maggiormente rispetto al passato, forse perché sto diventato più saggio e più vecchio. Di sicuro voglio continuare così” e in cui ha vinto anche il Giro d’Italia (“ci ripenso spesso, poter dire “Ho vinto il Giro d’Italia” è un privilegio incredibile. Sono stato il primo sloveno a farlo, è storia”). Il suo segreto è quello di “cambiare qualcosa ogni anno nell’allenamento, di evolvere. Di fare le cose in modo migliore. Ma la chiave è quella di affrontare tutto in modalità relax, pensando a pedalare senza farsi troppe domande”. E con lo stesso spirito continuerà anche a inseguire il Tour che ancora gli manca, almeno sino a quando continuerà a divertirsi in bici.