CICLISMO28/05/2021
Giro d'Italia, si sale ancora: l'Alpe di Mera chiama Yates e Bernal
In Valsesia arrivo inedito per la Corsa Rosa: dopo il passaggio a vuoto a Sega di Ala il colombiano dovrà resistere a nuovi attacchi.
Sport Today
Dopo l'assolo di Alberto Bettiol a Stradella e l'inattesa crisi di Egan Bernal a Sega di Ala, lo spettacolo dell’ultima settimana del Giro d’Italia prosegue con il penultimo arrivo in salita.
La tappa numero 19, da Abbiategrasso all’Alpe di Mera (Valsesia), di 166 km, è sulla carta la meno impegnativa del trittico di fuoco degli ultimi cinque giorni, ma come sempre in una corsa di tre settimane, e in particolare in quella conclusiva, va valutata la variabile della stanchezza e della necessità di tenere le energie rimaste per le due tappe finali che decideranno la Corsa, l’ascesa all’Alpe Motta e la cronometro di Milano.
L’arrivo all’Alpe di Mera è inedito per la storia del Giro: salita di 9,7 km, la pendenza media è del 9%, con punte al 14% e ultimi chilometri al 10,4%.
Nulla di impossibile per chi ha affrontato lo Zoncolan (anche se dal versante meno duro…) e il tappone dolomitico di Cortina, pur tagliato per ragioni di sicurezza, ma è fortemente sconsigliato non sottovalutarla.
Si tratterà comunque dell’unica salita di giornata sopra i 1000 metri, dato che gli organizzatori hanno deciso, nella giornata di martedì, di concerto con il ministero delle Infrastrutture e la Regione Piemonte, di modificare il percorso togliendo l’ascesa al Mottarone e il passaggio che era previsto dal versante di Armeno prima della discesa fino a Stresa, nei luoghi teatro della tragedia della funivia di domenica 23 maggio. La tappa taglierà quindi direttamente da Armeno a Gignese, con spostamento verso il traguardo della salita di Passo della Colma, Gpm di terza categoria.
Non si prevedono distacchi importanti, neppure nella salita finale. Anzi, dovrebbe trattarsi della classica tappa ideale per un attaccante forte in salita, ma fuori classifica, tra quelli con le energie sufficienti per regalarsi una giornata da protagonista. Atleti come Koen Bouwman, Attila Valter e Rein Taaramäe.
Tuttavia, dopo quanto successo a Sega di Ala, è difficile immaginare che Simon Yates non provi a "saggiare" nuovamente la condizione di Egan Bernal. A quel punto la battaglia tra gli uomini di classifica scatterebbe inesorabile, con Damiano Caruso e un ritrovato Joao Almeida pronti a dire la propria. Senza trascurare Alexander Vlasov e Hugh Carthy, in cerca di riscatto dopo essere usciti malconci dalle ultime salite.