CICLISMO24/05/2021
Giro d’Italia, il dubbio di Cassani: "Decisione saggia tagliare Fedaia e Pordoi, ma chi ha chiesto di non farli?"
Nel post-tappa della frazione di Cortina sono continuate le analisi e le considerazioni su quanto deciso dall’organizzazione della Corsa Rosa in mattinata.
Sport Today
Cortina una nuova Morbegno? Non proprio viste le circostanze differenti ma di sicuro, come accaduto in occasione della 19ª tappa del Giro 2020, anche oggi le polemiche e i processi non sono mancati.
Durante e dopo la tappa vinta da uno stupendo Egan Bernal, hanno continuato a imperversare infatti, via social e tv, i dibattiti e le discussioni su quanto disposto da Mauro Vegni e i suoi uomini in mattinata, ovvero il taglio di Fedaia e Pordoi e l’accorciamento della frazione da 212 a 155 chilometri.
La decisione, presa ufficialmente per salvaguardare la sicurezza dei corridori, ha visto dividersi sia i tifosi che gli addetti ai lavori, quest’ultimi per nulla allineati sulle stesse posizioni.
Fra i tanti che hanno espresso la loro sulla questione, a fine tappa è intervenuto anche il c.t. della Nazionale Davide Cassani, tra i pochi ad aver avuto la reale percezione delle condizioni e degli avvenimenti in corsa vista la sua posizione privilegiata sulla motocronaca Rai.
“È stata presa una decisione saggia” ha affermato al Processo alla Tappa il tecnico azzurro. “Tu non puoi sapere cosa succede alle 3-4 del pomeriggio, se la temperatura si fosse abbassata di un paio di gradi sarebbe iniziato a nevicare e sarebbe stato un grosso problema. Hanno cercato di salvaguardare la tappa e il Giro andando sul sicuro, non sai quello che può succedere. Eliminando Fedaia e Pordoi c’era la certezza di poter disputare la tappa senza snaturarla e infatti è stata bellissima”.
Conclusa la tappa però, in moltissimi tra corridori e direttori sportivi hanno riferito di come l’intenzione generale fosse quella di fare la frazione integralmente, un proposito riguardo al quale Cassani in diretta tv ha sollevato un dubbio più che lecito.
“Se tutti volevano fare la tappa normale, chi è che ha chiesto di non farla? Stamattina ho sentito diversi direttori sportivi che erano propensi a fare la tappa, ma poi è stata presa questa decisione. Dopo la corsa i corridori hanno detto che si poteva fare intera? E allora non siamo mai contenti” ha concluso un po’stizzito il commissario tecnico italiano.