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CICLISMO07/04/2023

Ganna rivela: “Parigi-Roubaix? Devi essere un po' matto per amarla”

Il corridore italiano confida poi: “Questa gara è un po' come una roulette russa. E' dolorosa, mette a dura prova il fisico”

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Lui ci sarà. E avrà anche voglia di provare a vincerla, ma non si può dire che Filippo Ganna esalti la Classica di Pasqua, ossia la Parigi-Roubaix. Ecco come la descrive all'Equipe: “La gente dice che la Parigi-Roubaix è una gara fantastica, ma non è così. E' divertente per le persone che la guardano in televisione o dal ciglio della strada, seduti in un camper. Ma i corridori non possono dire che gli piaccia. Devi essere un po' matto per amare la Roubaix. E' una corsa dolorosa, mette a dura prova il fisico".

Nel 2016, il campione di Verbania vinse la Parigi-Roubaix Under 23, ma provarci tra i senior è tutta un'altra cosa. L'anno scorso arrivò 35esimo: “Stetti male poche settimane prima. Non ero al massimo della forma. Questa volta è molto diverso. Ho buone ragioni per crederci".

Parlando della Parigi-Roubaix, Ganna commenta: “Guidare su una pista liscia non è paragonabile allo sforzo da produrre su strade sconnesse. La Roubaix è fatta di sforzi intensi intervallati da periodi di, relativo, recupero sull'asfalto. Questi cambi di ritmo non mi piacciono molto, ma è così". Per preparare al meglio una simile sfida, il due volte campione del mondo a cronometro e cinque volte iridato nell'inseguimento individuale, oltre che recordman dell'ora, ha saltato il Giro delle Fiandre: “Sono troppo pesante per superare bene quei muri”.

Si è dunque dedicato ad allenamento e ricognizione: “L'esperienza mi ha insegnato che devi essere molto fresco quando ti avvicini a questa gara". Durante, le cose non cambieranno: “Il principio sarà lo stesso: economizzare quanto più possibile, arrivare il più freschi che si può alla Trouée d'Arenberg (a circa 100 chilometri dal traguardo, ndr). Poi non sarà più possibile, poi sarà una cosa infernale". Ganna ha aggiunto: "L'elemento più difficile nella Parigi-Roubaix è il fattore fortuna. Se non fori, se non cadi, puoi ritrovarti facilmente nelle prime posizioni. E' come avere una pistola puntata alla testa, come la roulette russa. Ogni volta che premi il grilletto speri che il proiettile non esca".

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