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CICLISMO12/07/2021

Europei 2021, i giudizi di Simoni, Bugno e Moser

I tre grandi ex hanno fatto le loro considerazioni sui prossimi Europei su strada che si correranno in Trentino a settembre.

Sport Today

Passati Tour de France e Giochi olimpici, uno degli appuntamenti chiave della seconda parte di stagione saranno gli Europei su strada che si svolgeranno in Trentino dall’8 al 12 settembre.

I fari ovviamente saranno puntati sulla gara in linea riservata ai professionisti, una prova di 179 chilometri contraddistinta da un tratto in linea iniziale comprendente le scalate a Cadine, Vezzano, Vigo Cavedine e Candriai e dal circuito cittadino di Trento (con la salita di Poco) da ripetere otto volte.

La Nazionale italiana di Davide Cassani nell’occasione sarà chiamata a difendere il titolo conquistato da Giacomo Nizzolo a Plouay nel 2020, una missione questa non impossibile ma che richiederà parecchio impegno su un tracciato che si presta a molteplici conclusioni.

Proprio in merito al percorso trentino, a margine della presentazione dei Mondiali di mountain bike in Val di Sole, tre grandi ex hanno voluto dire la loro esternando pareri e considerazioni molto interessanti.

“Bene il percorso un po' più corto rispetto al passato: i tempi sono cambiati e la gente si stufa dopo un po' con le corse troppo lunghe” ha detto Francesco Moser in antitesi con il giudizio di un altro grande del pedale come Gianni Bugno.

“Percorso molto curato, sia a cronometro che per la corsa in linea. Stanno sistemando tutto ciò che c'è da sistemare, saranno tirate via alcune aiuole rimovibili. Sarà un arrivo non semplice, la discesa è molto tecnica. Però io il percorso l’avrei fatto più lungo perché lo spettacolo arriva lo stesso”.

Più profonda invece l’analisi di Gilberto Simoni che non ha escluso l’exploit di un singolo uomo.

“Avrei sognato io di correre su un percorso così, il Bondone lo vedo ogni giorno da casa mia: sarà teso e spettacolare, e come dice Moser i più forti corridori sono europei, quindi questo sarà già un Mondiale. Dove si deciderà la gara? Bisogna non essere attardati quando si entra nel circuito di Trento, perché altrimenti non recuperi con tutti gli strappi della salita di Povo. Potrebbe esserci persino un arrivo in solitaria, non lo escluderei a priori”.

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