CICLISMO15/12/2020
Diego Ulissi scosso: "Poteva finire in tragedia"
Il 31enne fermato dopo la scoperta della miocardite: "Mi è cascato il mondo addosso, non riuscivo a capire".
Sport Today
Grande paura per Diego Ulissi, costretto a fermare l'attività agonistica a causa di una miocardite scoperta durante i controlli effettuati dal team UAE Emirates. Il 31enne, vincitore di due tappe al Giro d'Italia, alla Gazzetta dello Sport ha confessato il suo stupore: "Mi è cascato il mondo addosso, non riuscivo a capire. Non ho avuto disturbi negli ultimi mesi, sono sempre stato bene. Ed ero molto contento di aver trovato una continuità di risultati: già pensavo ai nuovi obiettivi. Un guaio simile non trovava spazio neppure nell’incubo peggiore".
"Poteva andare molto peggio. Molto… Tragedia? E' quello che mi hanno fatto capire i medici, a cui va il mio ringraziamento infinito per come mi hanno assistito. Stessa cosa vale per il mio team, una seconda famiglia. Ecco, in un momento così difficile è un conforto saperli vicini. Meglio vedere il lato buono della storia. Il ciclismo è una parte importante della mia vita, ma sapevo già che era una parentesi. C’è stato un prima e ci sarà un dopo. E questo dopo me lo tengo strettissimo".
"Faranno altri esami per capirlo, ma escludiamo il Coronavirus: ho fatto divesi sierologici e non ho sviluppato anticorpi. La prossima visita potrebbe essere a fine gennaio, ma faremo le cose con la giusta cautela. Non è un osso rotto. Mi sento ancora un atleta, se avrò la possibilità tornerò a gareggiare con ancora più voglia. Ma ora il futuro è lontano, voglio godermi il presente. Passerò le feste in famiglia e cercherò di stare tranquillo".