CICLISMO01/10/2021
Ciclismo: Van Aert risponde piccato a Evenepoel
Non si placano le polemiche dopo la cocente delusione del Belgio ai mondiali di ciclismo
Sport Today
Poche ore fa era stato il gregario Evenepoel ad alzare la cresta e la voce nei confronti del Ct belga, reo di aver sbagliato la tattica domenica scorsa per vincere la prova in linea dei mondiali di ciclismo.
"Sapevo quale era il mio compito, ovvero saltare su ogni azione. L’obiettivo era che non partissero corridori pericolosi senza che non ci fosse almeno uno di noi. C’erano due leader, Van Aert e Jasper (Stuyven), mentre io ero un gregario”, le parole del giovane corridore belga, aggiungendo: “La carta scelta era Van Aert, quindi mi sono focalizzato su quella e ho fatto quel che potevo per aiutare. Lo avrei fatto anche alla Deceuninck-QuickStep se mi fosse stato chiesto”.
In testa a tutti i tifosi quindi, rimarrà sempre l’occasione sprecata dalla Nazionale di casa nella prova in linea. Partiti naturalmente con i favori del pronostico, con una tattica scriteriata hanno perso le redini della gara e non sono riusciti a contrastare un fenomenale Julian Alaphilippe in uno stato di forma clamoroso. Alla fine, nessun belga è andato a medaglia.
La polemica non si è ancora placata, anzi, siamo solamente all’inizio. A livello mediatico in tanti hanno parlato della cattiva gestione di Remco Evenepoel che ha parlato della propria possibilità di poter vincere, ma costretto a lavorare per la squadra.
Non si è fatta quindi attendere la pronta risposta di Wout van Aert, capitano e grande favorito domenica scorsa: “Non era previsto che Remco attaccasse a 180 chilometri dall’arrivo visto che doveva essere l’ultimo a restare al mio fianco assieme a Jasper Stuyven. La nostra intenzione era correr in maniera difensiva, ma non potevamo richiamare Remco in quel momento. Non c’erano le radioline e i tifosi facevano così tanto tifo che era complicato comunicare” le parole dell’uomo della Jumbo-Visma ai microfoni di VRT.
Prosegue: “La spiegazione di Remco mi ha dato fastidio. Siamo andati ai Mondiali come una squadra e vorrei congratularmi con il cittì per il modo in cui ci è riuscito. Penso che sia stato molto chiaro con tutti sin dall’inizio, anche se ovviamente ora mi aspettavo delle critiche per il fatto che non abbiamo vinto. Nessuno ha discusso la strategia del team prima della corsa ed è così facile farlo dopo…”.
Infine arriva pesante l'attacco al connazionale: “Remco ha parlato più in TV che nel bus. Posso capire che nascano delle critiche quando il risultato non è quello per cui si è lavorato, ma è un peccato vedere un discorso che viene stravolto a 180°. Remco era d’accordo con la tattica ed era d’accordo con questa selezione”.