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CICLISMO27/07/2023

Bettiol fa le carte al Mondiale: "L'Italia non è favorita, punto su Pedersen e Philipsen"

Il vincitore del Fiandre 2019: "Il meteo condizionerà la corsa, chi è reduce dal Tour de France è avvantaggiato. Vorrei vincere Strade Bianche e Roubaix".

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“Dopo aver fatto Giro d'Italia e Tour de France, ammetto di sentire la fatica, ma sono contento della mia condizione; è mancata una tappa adatta a me, quella vinta da Mohoric era ideale, difatti sono arrivato assieme ai migliori. Quest'anno il percorso del Tour de France era duro, ma le tappe miste sono state appannaggio degli scalatori" esordisce il corridore toscano, che compirà a fine stagione trent'anni, a 'OASport' "A Glasgow sarà cruciale il meteo, i favoriti se non ci saranno variabili impazzite sono Pedersen e Philipsen. Mi sento bene: l'Italia non è favorita, ma ha gente che si conosce bene e che deve giocare le sue carte: vincerà qualcuno che arriva dal Tour de France, la forma è differente rispetto a chi è stato a preparare la corsa iridata da casa".

In carriera il fiore all'occhiello si chiama Giro di Fiandre, vinto nel 2019: "Imporsi per la prima volta in una gara così 'accende' le aspettative, tua e dall'esterno; sono abbastanza soddisfatto di come sono andati questi anni, anche se ho avuto alcuni intoppi. Sono ambizioso, ogni anno trovo qualche cosa da imparare e adesso devo mettere a frutto l'esperienza: la squadra mi fa sentire a casa, non è un mestiere facile il nostro, ma vorrei correre ancora a lungo; punto a vincere le Strade Bianche nella mia Toscana e a partecipare alla Parigi - Roubaix, una corsa che mi affascina".

Il finale è dedicato al ciclismo attuale, che con i vari Evenepoel, van Aert e van der Poel ha fatto saltare ogni tattica: "Questo ciclismo premia le azioni da lontano, l'aerodinamica; si fa fatica a controllare la fuga, penso alla tappa vinta da Asgreen in Francia, era adatta a velocisti, ma i fuggitivi, abili a darsi cambi regolari, non sono stati più ripresi. C'è maggiore libertà in gruppo: ciò ha aumentato lo spettacolo. Sono migliorati i materiali e l'abbigliamento, i metodi di allenamento alzano la media, in gruppo si va forte sino dai primi chilometri". 

 

 

Getty Images - Al Tour de France