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CALCIOMERCATO07/07/2021

Marotta: "Cedere Hakimi è stato doloroso ma necessario"

L’amministratore delegato dell’Inter, Beppe Marotta, parla nel giorno della presentazione di Simone Inzaghi: “Faremo di necessità virtù”.

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In casa Inter inizia ufficialmente l’era Inzaghi. Il nuovo tecnico nerazzurro è stato infatti ufficialmente presentato alla stampa.

Ad accompagnarlo nel suo primo vero giorno da tecnico della compagine meneghina Giuseppe Marotta che, aprendo la conferenza, ha fatto il punto sulla situazione. “Con questa conferenza stampa ha ufficialmente inizio la nuova stagione. Sarà un’annata come sempre difficile, ma oggi abbiamo il piacere di presentare il nostro nuovo allenatore Simone Inzaghi. E’ motivo di grande orgoglio sapere che il progetto Inter continua. Mettiamo l’area tecnica in buone mani. Sono le mani di un giovane allenatore, ma che ha già tanta esperienza. Uno dei tecnici più vincenti del panorama italiano. Siamo onorati di averlo qui e sappiamo che è il profilo adatto per noi, perché impersonifica quelli che sono i valori più autentici del nostro club”.

L’amministratore delegato nerazzurro ha spiegato la difficoltà del momento che sta vivendo il calcio mondiale. “Siamo in un momento difficile post pandemia, caratterizzato da sofferenze legate alle perdite di tante persone e contemporaneamente anche da tanti problemi economici a livello globale. Il calcio è alla ricerca di un modello che garantisca sostenibilità. Siamo lontani dal mecenatismo che vedeva i proprietari delle società avere a cuore le sorti del proprio club e anteporre il risultato sportivo al rispetto dei bilanci. Oggi questo è impossibile e siamo alla ricerca di un modello ideale. L’Inter di sicuro vuole continuare seguendo gli intenti della propria proprietà e quindi seguendo la falsariga di quella che è la nostra storia. Vogliamo centrare quindi i nostri obiettivi sportivi, ma rispettando gli equilibri economici”.

L’obiettivo dell’Inter sarà quindi continuare a vincere, ma seguendo un modello sostenibile. “Compito del management sarà quindi far combaciare le due cose: allestire la squadra più importante possibile, nel rispetto degli equilibri economico-finanziari. Lo scenario al quale stiamo assistendo a livello calcistico è inquietante. Il calcio è in difficoltà. La nostra proprietà negli anni ha profuso circa 700 milioni di euro, ma oggi la situazione è cambiata. L’economia mondiale è in piena contrazione e quindi non si possono chiedere nuovi innesti finanziari. Bisognerà fare di necessità virtù, ma non sempre chi più spende più vince. Io sono anzi convinto che è la competenza a contraddistinguere il cammino di una società come la nostra”.

Marotta ha parlato della cessione di Hakimi e della speranza di poter presto rivedere la gente allo stadio. “Sono state fatte scelte dolorose come la cessione di Hakimi, ma la cosa è stata necessaria per garantire continuità. Ora speriamo che possa tornare il nostro pubblico, perché senza tifosi il calcio è triste. Per questo mi auguro che il Governo possa riaprire gli stadi, questo sulla scorta dell’esperienza che sarà fatta dalla Premier League e dalla Liga e questo perché il calcio è un fenomeno sociale”.

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