SERIE A15/12/2020
Marchisio sicuro: "La Juve è ancora la squadra da battere"
L'ex centrocampista della Juventus vede i bianconeri favoriti e parla anche del suo rapporto col cibo: "La pizza dopo la partita non si mangiava".
Sport Today
Il Milan veleggia in testa alla classifica, l'Inter insegue ma secondo Claudio Marchisio la grande favorita per vincere l'ennesimo Scudetto è ancora la Juventus.
L'ex centrocampista bianconero è intervenuto durante il primo appuntamento di 'Le Cose che abbiamo in comune', il nuovo format proposto da Terra Madre Salone del Gusto 2020, che mette attorno a un tavolo virtuale per una chiacchierata donne e uomini dello spettacolo e dello sport con cuochi, produttori e allevatori, online su Youtube ogni lunedì alle ore 18.30. "La Juventus è ancora la squadra da battere, ma quest'anno rispetto agli ultimi anni il campionato è più interessante e combattuto. In pochi punti abbiamo tante squadre, anche a causa del Covid che costringe a giocare tutte queste partite ravvicinate. C'è un equilibrio che durerà secondo me fino alla fine del campionato".
Marchisio poi ha raccontato come è arrivato a diventare un giocatore di alto livello per tanti anni. "La passione supera tutto quanto e ti aiuta a raggiungere gli obiettivi. Quando si parla di sacrificio, questo non parte soltanto da noi. Nel mio caso, è infatti partito dai miei genitori, da mia mamma che ogni giorno mi portava ad allenarmi da Andezeno a Torino, per permettermi di coltivare la mia passione. Questo sacrificio poi lo apprendi e lo fai tuo, ma personalmente è nato dalla mia famiglia".
Infine l'ex Juve ha sottolineato l'importanza di un'alimentazione corretta, raccontando alcuni dettagli. "L'attenzione su quello che si mangiava c'è sempre stata, sin da quando ero piccolino. Negli ultimi anni, oltre a un'informazione più mirata, sono subentrate figure come il nutrizionista. Anche l'alimentazione fatta in un certo modo aiuta a migliorare le prestazioni. Noi dovevamo mangiare determinati alimenti a determinati orari. La pizza? Di regola la pizza dopo la partita non si mangiava...".