SERIE A02/03/2021
Lazio-Torino, per la Lega si gioca ma i granata non partono: cosa succede ora?
I possibili scenari dopo la decisione della Lega Calcio A di non rimandare la sfida tra Lazio e Torino.
Sport Today
Situazione al limite del paradossale quella che stiamo vivendo in queste ore che precedono la partita di Serie A tra Lazio e Torino, in programma oggi pomeriggio alle 18:00 all'Olimpico di Roma. Nonostante le parole di ieri del direttore generale della ASL di Torino Carlo Picco (che aveva confermato la quarantena per i granata), e quelle di oggi di Gabriele Gravina, Presidente della FIGC (che aveva ammesso l'impossibilità di disputare la partita senza andare incontro a provvedimenti penali in caso di violazione della quarantena), la Lega Calcio A rimane salda sulle proprie posizioni e conferma il match.
È di pochi minuti fa infatti la fine della riunione straordinaria della Lega, dove si è deciso, all'unanimità, di confermare la gara tra Lazio e Torino "fregandosene" delle direttive sanitarie. La posizione della Lega, ribadita anche nei giorni scorsi, è sempre la stessa: esiste un protocollo sanitario per la Serie A, deciso tra la Lega e il Governo italiano, e quello deve essere rispettato.
In condizioni normali, infatti, il Torino sarebbe stato semplicemente chiuso nella ormai classica "bolla", per permettergli di continuare l'attività agonistica, come già successo con altre squadre in questi mesi. Ma i casi di Covid-19 riscontrati nel gruppo squadra granata sono della variante inglese, cosa che preoccupa non poco la ASL.
Allo stato attuale delle cose, dunque questo è lo scenario: il Torino ha già comunicato che non partirà per Roma. I biancocelesti fanno come se niente fosse e si apprestano a scendere in campo all'Olimpico. In tutto questo i rapporti tra Cairo e Lotito sono ai minimi storici per via della vicenda sul Caso Tamponi in cui è coinvolto il presidente della Lazio.
Ora cosa succederà? La risposta è presto detta, e seguirà con ogni probabilità la falsariga di ciò che è già accaduto al Napoli in occasione della trasferta di Torino contro la Juve di inizio campionato. In sostanza, il giudice sportivo decreterà la sconfitta dei granata a tavolino per 3-0 e aggiungerà un punto di penalizzazione. Poi la palla passerà alla giustizia sportiva, che quasi sicuramente farà rigiocare il match in primavera inoltrata.
Niente di nuovo, dunque, ma i soliti casi assurdi tipici dell'Italia. I protocolli possono essere cambiati e modificati a seconda delle necessità, ma finché assisteremo a questa lotta tra le istituzioni del nostro Paese tutto rimarrà invariato.