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CALCIO19/12/2020

Roma, intervista a Lorenzo Pellegrini

Bella intervista di Lorenzo Pellegrini al Corriere della Sera

Sport Today

In questa prima parte della stagione, uno dei giocatori più in forma della Roma è senza dubbio Lorenzo Pellegrini, autore di un bellissimo gol anche nell'ultima partita contro il Torino. 

Il centrocampista della nazionale è stato intervistato dal Corriere della Sera. Un bel racconto in cui parla dei suoi inizi fino alla consacrazione in nazionale.

Queste le sue parole: "Da piccolo mi piaceva tanto stare con gli altri bambini. Ora spesso ci sono bambini che piangono perchè non vogliono andare all’asilo o a scuola, vogliono stare a casa, io invece amavo con piacere. Mi piaceva andare e stare in compagnia, giocare, fraternizzare. A chi mi chiedeva che lavoro volessi fare, rispondevo il maestro d’asilo. Poi però ha vinto la passione per il calci".

Poi si concentra sul suo club attuale, la Roma: "Io vivo lo spogliatoio in maniera sentimentale e con questa maglia mi sento a casa, sono onorato di indossarla e la suderò in qualsiasi partita, a fine gara non voglio mai avere rimpianti di una partita che non ho rispettato questi colori. C’è una cosa che mi dà fastidio: sentir dire che uno scudetto a Roma, o anche a Napoli,  ne vale dieci da un’altra parte. Sono sciocchezze. Io non voglio vincere uno scudetto che ne vale dieci, io voglio vincerne dieci. Poi so benissimo che farlo o non farlo dipende da tante situazioni, tanti dettagli. Questa è la mia mentalità. Vorrei vincere anche quando gioco con mia figlia. E’ bello vincere, a Roma e in piazze calde molto di più, ma lo scudetto vale uno e tale deve essere. Non mistifichiamo queste cose".

Una parola anche sul suo idolo, Daniele De Rossi: "Mi sono sempre rivisto in lui per il ruolo che faceva. Totti ovviamente è un idolo, ma in De Rossi mi rivedevo per il carisma. Daniele non ha vinto con la Roma (ha vinto un Mondiale ovviamente), ma ha sempre giocato per vincere. Non conosco persone più competitive di lui. Non ha fatto una scelta di comodo, ci ha provato perché qui aveva il cuore. Vincere a Roma, per un romano romanista, è un’emozione unica”.

 

 

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