Copyright Sport Today. All rights reserved.

NAZIONALE09/03/2021

Back in the Days, Usa '94: l'apoteosi del Divin Codino

Dall'Inferno al Paradiso per poi precipitare di nuovo nel baratro. Questa è stata la cavalcata azzurra nel mondiale Statunitense del 1994, tutto nel segno di Roberto Baggio.

Sport Today

Oggi vogliamo raccontare l'epopea che ha segnato una generazione di appassionati del pallone. L'Italia a Usa '94.

Aggrappata a un Codino, sottile ma molto resistente, l'Italia del pallone arriva a un passo dalla gloria. 1994, Mondiali negli Stati Uniti, un caldo pazzesco e la solita dose di polemiche che condisce ogni edizione del torneo. Alla vigilia dell'inizio il tecnico Arrigo Sacchi, amato e odiato, predicava vittorie attraverso il bel gioco (tema più che mai attuale). Ma di bel gioco, in quella rassegna iridata, se ne vide ben poco.  4-4-2, pressing, fuorigioco, raddoppi di marcatura e ripartenze e suoi dogmi con l'Italia, più un certo ostracismo verso l'eroe nazionale Roberto Baggio, che si contende la maglia con Gianfranco Zola.

Gli azzurri sono inseriti nel gruppo E, assieme a Messico, Irlanda e Norvegia. La prima partita è un disastro totale, si perde malamente con l'Irlanda (1-0) senza vedere mai il pallone. Enorme la delusione di tantissimi emigrati presenti nello stadio di New York. 

Il 23 giugno, la prova della verità: sempre a New York contro la Norvegia. Ancora lontani dallo spettacolo promesso da Sacchi, Dino Baggio toglie le castagne dal fuoco agli azzurri con un gol che vale l'1-0 finale. Ma è nella terza partita del girone, contro il Messico, che ce la si vede più brutta:  finisce 1-1 (gol di Massaro), e ci qualifichiamo agli ottavi grazie a un complicatissimo calcolo matematico che salva le migliori terze.

Da li in poi, il miracolo. E di miracolo vero e proprio si parla, contro la Nigeria. In 10 contro 11 e sotto di un gol, al 43' il Divin Codino Roberto Baggio trova il gol dell'1-1. L'Italia scende dall'aereo di ritorno in patria dove era praticamente già salita e porta la sfida ai supplementari, decisi sempre da Baggio, su rigore. 

E' l'inizio di una grande cavalcata che ci porta dritti in Finale. Nel quarto di finale contro la Spagna prima va in gol Dino e poi Roberto: una vittoria firmata Baggio (il gol di Caminero è soltanto un segno sul tabellino). La semifinale ce la si gioca il 13 giugno contro la Bulgaria di Hristo Stoichkov, un caldo impressionante che sta asfissiando tutte le nazionali presenti al torneo. Gli azzurri partono forte e il solito Roberto Baggio mette il risultato in cassaforte con una doppietta che ci porta a sfidare il modesto Brasile

Prima della partita di Pasadena, però, il dramma. Robi Baggio si infortuna e, a poche ore dall'inizio del match, non è neanche lontanamente vicino alla miglior condizione. Nonostante il recupero leggendario di Franco Baresi dal problema al ginocchio, il clima è piuttosto preoccupato. La sfida si svolge su un sostanziale equilibrio, Baggio parte titolare ma non incanta e la partita finisce ai rigori dopo lo 0-0 dei supplementari. 

Qui succede qualcosa che tolse un pezzo di cuore a tutti gli italiani che assistevano alla Finale. Dal dischetto sbagliano Baresi, Massaro e proprio Roberto Baggio, l'eroe che aveva trascinato una bruttissima Italia fino ad un metro dalla Gloria. 

Rabbia e delusione accompagnano la squadra al ritorno in Italia, nonostante un risultato insperato. Ciò che poteva essere, e invece, non si è mai avverato.

Getty Images