CALCIO20/02/2021
Mauro Bellugi: quando un gol vale una carriera
Il calcio italiano piange il difensore toscano, titolare al Mondiale 1978 e protagonista di una rete storica con la maglia dell'Inter, l'unica della carriera.
Sport Today
La carriera di Mauro Bellugi è stata di alto livello.
Quattro i club di Serie A in cui ha militato, Inter, Bologna, Napoli e Pistoiese, legando però gli anni migliori ai colori nerazzurri.
Cresciuto nel vivaio dell'Inter, dove arrivò a 17 anni, Bellugi entrò stabilmente in prima squadra nel 1969 vivendo la parte finale dell'epopea sotto la presidenza di Angelo Moratti, con lo scudetto del 1971, che sarà il suo unico alloro.
In una carriera da oltre 300 presenze, 227 delle quali in A, Bellugi ha segnato un solo gol, ma storico, il 3 novembre 1971 nel 4-2 in Coppa Campioni dell'Inter contro il Borussia Moenchengladbach, ritorno dei sedicesimi di finale che divenne poi gara d'andata visto che la partita in terra tedesca e vinta 7-1 dal Borussia fu annullata dopo il ricorso dei nerazzurri a seguito dello scoppio di una lattina che stordì Roberto Boninsegna.
Lasciò l'Inter nel 1974 per trasferirsi al Bologna dove giocò ad alti livelli per altri cinque anni al punto da meritarsi un posto in pianta stabile in Nazionale con tanto di maglia da titolare al Mondiale 1978, dopo aver già partecipato al Mondiale '74.
Bellugi ha vissuto le ultime due stagioni della carriera tra Napoli e Pistoiese, ritirandosi nel 1981 al termine dell'unico campionato di A giocato dagli arancioni, che in rosa avevano altri campioni celebrati come Mario Frustalupi, già suo compagno all'Inter, oltre a Marcello Lippi.
Dopo l'addio al calcio e una breve parentesi da allenatore proprio alla Pistoiese Bellugi ha intrapreso la carriera da opinionista televisivo a "7 Gold", che lo ha fatto apprezzare anche dai più giovani.
Deciso difensore della causa interista, è rimasto in tv fino a quando, dopo aver contratto il Coronavirus, il peggiorare dell'anemia mediterranea che lo aveva colpito parecchi anni fa non ha reso necessario il ricovero in ospedale con conseguente amputazione delle gambe causata da ischemie ai vasi capillari.