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EURO 202028/06/2021

Euro 2020, la Ue sta con Draghi e Merkel: "No a semifinali e finale a Londra"

Il vicepresidente della Commissione europea Margaritis Schinas sensibilizza l'Uefa: "Si rifletta circa la possibilità di giocare in uno stadio pieno nel momento in cui il Regno Unito limita gli spostamenti dei propri cittadini verso l’Ue".

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Non accenna a spegnersi la polemica circa la sede di semifinali e finale di Euro 2020, che dovrebbero svolgersi a Wembley tra il 6 e l'11 luglio.

Il tema era stato sollevato dal Presidente del Consiglio Mario Draghi, che aveva dichiarato di essere pronto a battersi affinché le partite non si disputassero in una zona ad elevato tasso di contagi da Coronavirus.

A Draghi, supportato dalla Cancelliera Angela Merkel, aveva prontamente risposto la Uefa, secondo la quale non esiste piano B alla disputa delle tre partite conclusive dell'Europeo a Londra.

Ora nel dibattito interviene anche l'Unione Europea, che sposa la causa dei politici di Italia e Germania:

Il vicepresidente della Commissione europea, Margaritis Schinas, è intervenuto di fronte al Parlamento comunitario con questi termini: "Non ne abbiamo discusso in Commissione, decidere non spetta a noi, ma all’Uefa. Tuttavia, quello che penso io a titolo personale è che vorrei condividere con voi i miei dubbi sulla possibilità di organizzare le finali e le semifinali a Wembley in uno stadio pieno nel momento in cui il Regno Unito limita gli spostamenti dei propri cittadini verso l’Ue".

"Bisogna che ci sia una certa simmetria e proporzionalità - ha concluso Schinas - Credo che l’Uefa debba decidere con cura, è una decisione che va presa con cognizione di causa".

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