CALCIO08/02/2021
Coppa Italia, Juventus-Inter: Per Pirlo bisogna giocare "da Juventus"
È un Andrea Pirlo molto calamo e sereno quello che si presenta in sala stampa. L'atteggiamento giusto della squadra nelle ultime uscite genera fiducia di poter portare a casa un buon risultato.
Sport Today
Nella classica conferenza stampa della vigilia, il tecnico della Juventus Andrea Pirlo parla in vista della semifinale di Coppa Italia allo Stadium contro l'Inter di Antonio Conte. L'andata, lo ricordiamo, è finita 2-1 per i bianconeri grazie alla doppietta di Cristiano Ronaldo (di Lautaro Martinex la rete del momentaneo vantaggio nerazzurro).
Iniziano dunque le vere sfide da dentro o fuori per Pirlo, che fino a questo momento ha affrontato una sola finale da allenatore, per altro vinta, in Supercoppa Italiana contro il Napoli di Rino Gattuso.
Dopo il successo della gara d’andata, la Juventus potrebbe vincere due gare consecutive di Coppa Italia contro l’Inter per la prima volta dal 1992, nei quarti di finale della competizione. Grande voglia dunque da ambo le parti di centrare un obiettivo molto ambito, seppur di livello e prestigio leggermente innferiore rispetto allo Scudetto e alle Coppe Europee.
Queste le parole del Mr. della Juventus:
"Dovremo giocare da Juve, come stiamo facendo nelle ultime partite, è il second round di una grande sfida che ci darà l’opportunità di andare in finale, obiettivo che dobbiamo centrare a tutti i costi. Sarà una partita dura, una battaglia, pronti per affrontarlo al meglio".
Uno dei punti fondamentale della Juve di questa stagione è la differenza di atteggiamento con cui i bianconeri sono scesi in campo in alcune partite, cosa che lascia qualche perplessità a Pirlo. Il tecnico della Juventus spera poi di continuare la striscia positiva che la sua squadra ha contro l'Inter: La Juventus ha infatti perso soltanto una delle ultime nove sfide contro l'Inter in tutte le competizioni (6V, 2N), sconfitta tuttavia arrivata lo scorso mese (0-2 in Serie A):
"Bisogna partire con l’atteggiamento di essere alla pari, si parte da 0-0 senza pensare alla vittoria dell’andata. Si è azzerato tutto, come se fosse una finale. Dobbiamo essere aggressivi, la squadra deve sapere quello che vuole. Dobbiamo essere belli concentrati, l’obiettivo è troppo importante per lasciarcelo scappare".
Poi si passa a parlare dell'avversario, l'acerrima rivale Inter, che non è approdata all’ultimo atto della Coppa Italia in alcuna delle otto occasioni in cui ha trovato la sconfitta nell’andata della semifinale della competizione - l’ultima finale giocata dai nerazzurri risale al 2011, quando alzò il trofeo con il successo sul Palermo:
"Una squadra molto organizzata, la conosciamo bene e conosciamo bene anche l’allenatore. Sappiamo che hanno giocatori molto forti, hanno recuperato sia Lukaku che Hakimi che sono fondamentali per il loro sviluppo di gioco. Hanno caratteristiche che conosciamo, dovremo stare attenti".
Il punto di forza della Juventus è, da sempre, il gruppo:
"Il gruppo sta bene, sta recuperando, a parte qualche acciacco che stiamo valutando di giorno in giorno. Tornerà Gigi in porta e anche Kulusevski dal primo minuto".
L'aspetto che tranquillizza maggiromente l'allenatore Juventuno è l'ampiezza enorme della rosa a sua disposizione:
"Siamo positivi, crediamo in quello che facciamo ed è già un bel punto di partenza. Abbiamo degli obiettivi in testa che vogliamo raggiungere e lavoriamo su questo. Le sconfitte ci hanno convinto che possiamo fare grandi cose, abbiamo tante qualità. Abbiamo 23 titolari che possono giocare qualsiasi partita e su questo stiamo lavorando".
Parlando della crescita nella tenuta difensiva, un aspetto che Pirlo evita di menzionare è la fondamentale importanza del rientro di Giorgio Chiellini, ancora adesso uno dei migliori centrali d'Europa:
"La chiave è che siamo molto più compatti, giochiamo da squadra, corriamo uno per l’altro e ci aiutiamo in ogni situazione. Quello ti fa fare risultato. Non prendere gol non è solo merito della difesa di tutta la squadra, il pressing parte dagli attaccanti. Quando riesci a salvaguardare la tua area è merito di tutta la squadra".