CALCIO02/01/2021
Conte incoraggia l'Inter: "Dobbiamo continuare così"
Il tecnico ha parlato in vista del match contro il Crotone
Sport Today
Ha parlato oggi, 2 gennaio, Antonio Conte, nella prima conferenza stampa del nuovo anno in vista del mach contro il Crotone.
Proprio sulla partita, spiega: "Ci dobbiamo aspettare una partita impegnativa come penso lo siano tutte in Serie A. Affrontiamo una squadra galvanizzata dall’aver chiuso l’anno passato con una promozione e ottenuto una vittoria nell’ultima partita, quindi bisognerà fare molta attenzione. Ripartire dopo le feste è sempre una grande incognita, però sappiamo l’importanza di continuare la serie positiva che stiamo tenendo”.
L'obiettivo, inutile negarlo, è quello di confermarsi e avere continuità nei risultati in un campionato che è contraddistinto da maggiore equilibrio rispetto agli scorsi e in cui nessuna partita è semplice.
Non si sbilancia, invece, parlato dei rapporti con la società: "Per quel che riguarda eventuali incontri che ho avuto con la società è giusto che rimangano privati e ci sia sempre rispetto nei confronti di tutti”.
Non manca anche il riferimento a Nainggolan, andato al Cagliari: "È inutile tornare su argomenti passati e su giocatori che non fanno più parte dell’Inter. Auguro a Radja le migliori fortune per questa seconda parte di stagione, lo salutiamo e lo abbracciamo con affetto”.
E sul lavoro svolto fino ad oggi: "Dopo un anno e mezzo di lavoro insieme la squadra ora si può permettere anche varianti a partita in corso. Diverse volte abbiamo giocato anche con Sanchez dietro le due punte, ad esempio. Ora sicuramente possiamo permetterci delle varianti durante la partita, poi è importante che i concetti base non subiscano delle variazioni anche in caso di momenti in cui c’è bisogno di un po’ più di improvvisazione. Noi sappiamo che quello che abbiamo fatto ce lo siamo costruiti su determinate basi e soluzioni che oggi conoscono tutti i calciatori”.
Infine una richiesa ai suoi calciatori: "La mia richiesta quindi è sempre quella di migliorarsi, da un punto di vista tecnico-tattico, di mentalità e di gestione complessiva. Io chiedo sempre di guardare all’eccellenza, perché per fare qualcosa di straordinario bisogna essere persone straordinarie”.