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CHAMPIONS LEAGUE17/02/2021

Champions League, Porto-Juventus 2-1: la delusione di Andrea Pirlo

Analisi oggettiva e puntuale del tecnico bianconero, che non cerca scuse ma sottolinea l'importanza del gol di Federico Chiesa.

Sport Today

Il tecnico della Juventus Andrea Pirlo si presenta scurissimo in volto ai microfoni di "Sky Sport" per la classica intervista post-match. La sua Juve ha perso malamente per 2-1, tanti gol subiti quanti nelle precedenti cinque sfide contro i portoghesi in tutte le competizioni europee, nella partita che può essere definita la più brutta da inizio stagione. 

Due gol subiti all'inizio del primo e del secondo tempo ha tagliato le gambe al tipo di gara preparata da Pirlo, che si è trovato a dover attaccare una squadra con 11 uomini dietro la linea della palla. Queste le sue parole sull'approccio alla gara, e proprio l'approccio alle gare di Champions non può essere un caso per la Juve, che non ha vinto nessuna delle ultime quattro partite d'andata agli ottavi di finale di Champions League (1N, 3P): l'ultimo successo era arrivato contro il Porto nel 2016/17:

"L'approccio è diventato sbagliato dopo il primo minuto. Quando prendi un gol così è normale che un po' di paura ti viene, ti mancano un po' di sicurezze. I ragazzi si sono un po' abbattuti: non era l'inizio che volevamo fare, abbiamo preso un gol strano. La partita era questa, lo sapevamo, loro sono bravi a chiudersi e dopo quel gol è stato tutto molto più difficile".

Poi continua rimarcando l'importanza del gol di Federico Chiesa. Tra l'altro Federico Chiesa è il primo giocatore della Juventus diverso da Cristiano Ronaldo a trovare il gol per i bianconeri nella fase a eliminazione diretta della Champions League da Blaise Matuidi nell'aprile 2018 (ai quarti contro il Real Madrid):

"La stanchezza c'è dopo tante partite impegnative, ma questo non doveva succedere in un ottavo. Fortunatamente il gol di Chiesa ci dà fiducia, a Torino sarà un'altra partita [...] Oggi la palla si è mossa troppo lentamente, non abbiamo letto bene le situazioni. Avevamo preparato bene la partita, ma il gol ha cambiato tutto. E' diventata dura, gli abbiamo consegnato il match su un piatto d'argento".

Pirlo commenta anche la scelta di tenere fuori Alvaro Morata:

"Non è al meglio. Da quando è rientrato dall'influenza non si è più ripreso. È entrato nel momento del bisogno, quando è finita la partita si è dovuto sdraiare. Ha avuto uno svenimento, non era al meglio. Per De Ligt solo un crampo, Chiellini ha avuto un risentimento al polpaccio".

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