CALCIO19/05/2021
Chiesa e Kulusevski affossano l’Atalanta: la Coppa Italia è della Juventus
Dopo i primi 45 minuti conclusi in parità, con una grande ripresa la formazione di Andrea Pirlo è andata a conquistare di forza la 14ª Coppa Italia della sua storia.
Sport Today
In attesa di vedere se riuscirà a qualificarsi per la prossima Champions League, la Juventus raddrizza parzialmente una stagione in chiaroscuro facendo sua la Coppa Italia 2020/21, trofeo conquistato battendo 2-1 una tenace Atalanta.
Parte forte l’Atalanta che sull’asse Zapata-Palomino confeziona la prima seria occasione della gara, bloccata coi piedi da Buffon. È sempre il colombiano poco dopo a spedire fuori dal limite dell’area piccola un’altra opportunità creata dalla formazione bergamasca, davvero infervorata e molto attiva nei primissimi minuti.
La Juventus pecca di precisione quando si tratta di andare a concludere e così sono sempre i nerazzurri a produrre i pericoli maggiori con Zapata, intercettato al limite dell’area di rigore da Buffon al 18’. Il portiere bianconero viene graziato qualche minuto più tardi da Freuler, il cui diagonale impreciso non trova lo specchio della porta.
Le difficoltà della compagine torinese vengono evidenziate dall’ammonizione rimediata da Chiellini per fermare Pessina, uno dei più brillanti tra le fila di un’Atalanta che, pur non attenuando mai la pressione offensiva, non riesce mai a concretizzare come vorrebbe.
Accade così che, al primo vero tiro in porta, Kulusevski sigla al 31’ l’1-0 juventino portando a termine con successo una veloce ripartenza propiziata da un recupero (non giudicato falloso) di Cuadrado.
La reazione degli orobici è affidata al colpo di testa di Hateboer (reattivo Buffon) e soprattutto, registrata l’ammonizione di De Ligt, al sinistro di Malinovskyi che al 41’ non lascia scampo a Buffon e impatta la contesa sull’1-1, punteggio sul quale le due squadre vanno negli spogliatoi quattro minuti più tardi.
Alla ripresa delle operazioni è il tocco di Kulusevski a impensierire da distanza ravvicinata Gollini. Il numero uno degli orobici non si fa sorprendere nemmeno dal successivo colpo di testa di Ronaldo ma al 60’ non può nulla sul tiro a botta sicura di Chiesa al 60’: il palo però, in questo caso, salva l’estremo difensore atalantino.
Gasperini prova a dare un po’ di brio ai suoi inserendo Muriel e Pasalic per Malinovskyi e Pessina ma è ancora la Juventus a tenere in mano il pallino del gioco e, continuando a insistere, a trovare il 2-1 con Chiesa, bravo a chiudere con successo una bella combinazione con Kulusevski al 73’.
Nuovamente sotto nel punteggio, l’Atalanta tenta anche le carte Ilicic (dentro al posto Hateboer) e Miranchuk, mentre i bianconeri da un lato puntano sulla freschezza di Dybala e dall’altro sulla solidità difensiva di Bonucci, chiamato a dare una mano nonostante le precarie condizioni fisiche.
Le sostituzioni delle due formazioni non cambiano però gli equilibri sul terreno di gioco dove, con l’avvicinarsi del fischio finale, si scaldano gli animi (espulso Toloi sulla panchina nerazzurra).
Nei quattro minuti di recupero gli orobici si riversano nella metà campo juventina alla ricerca disperata del 2-2 ma i loro tentativi vengono agevolmente respinti dalla retroguardia dei rivali che così possono festeggiare la conquista della 14ª Coppa Italia della loro storia.