BASKET10/07/2021
Team USA, Durant spiega perché ha accettato la convocazione
La star dei Nets, al contrario di molti suoi illustri colleghi, sarà a Tokyo per difendere il titolo olimpico conquistato cinque anni fa in Brasile.
Sport Today
Quello di Kevin Durant è sicuramente il nome di maggior spicco del roster messo assieme da coach Popovych per la campagna olimpica di Team USA.
Il numero 7 dei Nets, andando controcorrente rispetto a molte altre superstar NBA, ha accettato di far parte della spedizione che potrebbe portare agli Stati Uniti il 16° oro nel basket maschile ai Giochi olimpici.
Questo prestigioso traguardo ha certamente avuto il suo peso nella scelta operata da Durant il quale però, con molta schiettezza, ha rivelato come alla base della sua decisione ci siano motivazioni ben più semplici.
“Team USA mi ha lasciato prendere in totale tranquillità la decisione di unirmi a loro o meno. Ed è una cosa che ho apprezzato. Poi, mi sono sempre impegnato a giocare con USA Basketball da quando sono uscito dal college” ha spiegato l’ex Thunder e Warriors.
“Ogni volta che ho avuto la possibilità – quando ero a posto fisicamente e mentalmente – mi sono sempre unito al team. Quest’anno ho terminato la stagione in salute, quindi ho pensato di poter iniziare la prossima mettendomi in forma già dall’inizio dell’estate con Team USA”.
Sui parquet giapponesi dunque, oltre a trascinare a suon di punti e assist la sua rappresentativa, Durant cercherà già di toccare un picco di condizione importante in vista della stagione NBA 2021/22, due missioni queste che il nativo di Washigton proverà a portare a termine con successo senza contare sull’appoggio del pubblico.
“Sono rimasto decisamente deluso quando ho sentito la notizia, ma capisco: abbiamo già posticipato i Giochi di un anno, quindi non vogliamo causare altri problemi con il Covid. È chiaro che giocare di fronte a loro ti porterebbe ad avere un’energia diversa. Tifosi di tutto il mondo che supportano le loro squadre e i loro paesi. Questa sarà la parte che mancherà di più, ma è comunque un onore e un piacere andare sul parquet per rappresentare il tuo paese e farlo su un grande palcoscenico” ha ammesso la stella di Brooklyn.