NBA07/01/2021
Green: "Al Campidoglio non erano manifestanti, ma terroristi"
Le parole del cestista dei Golden State Warriors
Sport Today
Come era successo dopo le proteste guidate dal movimento Black Lives Matter, anche in occasione dei fatti di Washington e dell'assalto a Capitol Hill diversi sono stati gli interventi dell'NBA e dei suoi protagonisti.
Tra i più "duri" quello di Draymond Green che ha parlato al termine della gara tra Clippers-Warriors. Quello che ha suscitato polemiche e domande tra l'opinione pubblica e non solo è stato il diverso comportamento adottato dalla polizia rea invece di aver usato subito la violenza durante le proteste dopo la morte di George Floyd.
“La reazione è stata proprio diversa - ha spiegato - è per questo motivo che questa gente è riuscita a irrompere negli uffici del Campidoglio e fare tutto quello che volevano come se fossero sul divano di casa propria. Il fatto è che irrompere in un edificio, distruggere finestre, portarsi dietro i leggii e tutto ciò che hanno fatto, tutto questo non è una protesta, è un attacco terroristico. Quindi finiamola di descrivere questa gente nello stesso modo in cui descriviamo chi marcia ed esclama ‘vogliamo pace e giustizia’. Non definiamoli con gli stessi termini, è irrispettoso e vergognoso. Anche solo il fatto di definirli manifestanti è una vergogna. Sono fot***i terroristi, non manifestanti.”
Parole durissime, in cui emerge la rabbia per le differenze di trattamento razziale, che ancora una volta condizionano la società americana.