BASKET11/05/2021
Gianni Petrucci: "Italia? Su Messina non dico nulla"
Il presidente Fip non ha dubbi in merito a due questioni: "Al Coni voto Malagò, Banchero il futuro azzurro".
Sport Today
Intervistato da La Gazzetta dello Sport, l'ex presidente del Coni e attuale presidente della Fip Gianni Petrucci ha analizzato diversi temi legati al mondo basket: "Faccio i complimenti alla Lega per aver portato a termine la stagione. La salute organizzativa del nostro basket è sotto gli occhi ditutti, quella amministrativa sotto gli occhi della Com.Tec. Abbiamo club solidi, altri che necessitano di interventi e una terza fascia di società che hanno bisogno di una riorganizzazione e di una verifica amministrativa perché presentano delle criticità di sistema".
Petrucci guarda già al prossimo campionato: "Anche il prossimo anno avremo due promozioni e due retrocessioni. La vicenda della Superlega nel calcio ha ribadito che il diritto sportivo è sacrosanto. La composizione dei campionati spetta alla Fip e la delibera è quella del luglio 2020. Altri discorsi li trovo patetici. Cantù si rassegni. Ed è la prima avente diritto al ripescaggio se qualcuno non si iscrive. Questo dicono le norme. Poi entro il 30 settembre incontreremo le leghe maschili e femminile per ragionare su una ristrutturazione dei campionati dal 2022/23. E niente campionato dispari, non si farà, a meno di defezioni all'ultimo momento".
Giovedì presidenza CONI: "Voterò Malagò. Merita la riconferma, non dimentichiamoci che ha avuto un ruolo di primo piano nel riportare l'Olimpiade in Italia. Ma è anche importante che Gravina entri in Giunta per quello che il calcio rappresenta nel Paese. Sono certo che nei prossimi anni il Coni possa ritrovare la propria centralità".
E sull'Italbasket non rivela nulla sul prossimo coach: "Ci saranno tutti, compatibilmente con i calendari. Il futuro è di Banchero, possibile prima scelta Nba e dei tanti giovani emersi in campionato. Da quando sono nel basket, tutti gli allenatori si sono resi disponibili per la Nazionale, su Messina non dico nulla...".