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VOLLEY03/02/2023

Paola Egonu: “Un figlio vivrebbe lo schifo che ho vissuto io”

A pochi giorni da Sanremo, la campionessa italiana di pallavolo si confessa a Vanity Fair: “Fin dalle medie...”

Sport Today

Paola Egonu non ha paura di nessuno, ma è disgustata dal razzismo. A pochi giorni da Sanremo, si è confessata, la campionessa di pallavolo, a Vanity Fair, partendo proprio dalla discriminazione verso i neri: “Capita che mia mamma chieda un caffè al bar e che glielo servano freddo, che in banca lascino entrare la sua amica bianca ma non lei. Alle medie una ragazzina continuava a prendermi in giro perché ero nera. Un giorno l'ho afferrata per i capelli e le ho urlato: 'Dillo un'altra volta e ti metto le mani addosso, non ho paura di te'”.

Ha paura della maternità: "Io so già che, se mio figlio sarà di pelle nera, vivrà tutto lo schifo che ho vissuto io. Se dovesse essere di pelle mista, peggio ancora: lo faranno sentire troppo nero per i bianchi e troppo bianco per i neri. Vale la pena, dunque, far nascere un bambino e condannarlo all'infelicità?".

Sul concetto di bellezza, aggiunge: “Sono cresciuta in un contesto in cui lo standard di bellezza presupponeva l'essere bianca. E, sa, i ragazzini possono essere molto spiacevoli. Io ero sempre la più alta, ero nera, con questi ricci che odiavo. A un certo punto mi sono rasata a zero. Peccato che poi venivo presa in giro perché non avevo i capelli. La vita era uno schifo. Io mi sentivo uno schifo".

Nella pallavolo, Paola, ci mette anima e corpo, ma un po' di stanchezza la avverte: “Non sanno niente di me, di noi atlete. Non sanno quanto fatichiamo, quanto siamo stanche, quanto non ci sentiamo all'altezza, quanto a volte vorremmo solo prenderci una pausa da tutto, ma non possiamo. Non ho nemmeno il tempo per godermi una vittoria che arriva la sfida successiva: dopo lo scudetto c'è la Champions, e l'Europeo, la Super Coppa, le Olimpiadi. Allora poi succede che qualcuno mi dice la frase sbagliata e io mi domando: perché mai dovrei rappresentare voi? Poi però penso che provo emozioni molto belle, sono un esempio per tanti bambini. E, soprattutto, questo lavoro mi permette di regalare alla mia famiglia una vita comoda. Posso fare studiare i miei fratelli e persino viziarli un po'".  

Getty Images - Anche in azzurro, con la maglia della Nazionale italiana è riuscita a farsi notare. Recentemente però si è solo parlato del suo sfogo, dopo la semifinale persa ai Mondiali in cui denunciava un episodio di razzismo. “Non puoi capire, non puoi capire - diceva - Sono stanca. Mi hanno chiesto anche se fossi italiana. Questa è la mia ultima partita in Nazionale”