VOLLEY26/08/2023
Antropova, l'asso nella manica contro la Spagna: "Mi sento bene"
La russa naturalizzata italiana sulla rivalità con Paola Egonu: "E' una compagna come le altre, la ammiro perché è riferimento a livello mondiale".
Sport Today
Rassicura sulle sue condizioni dopo il problema muscolare agli addominlai, che l'ha dirottata in panchina contro Bosnia-Erzegovina e Croazia, Ekaterina Antropova, asso nella manica di Davide Mazzanti all'Europeo in corso: "Mi sento bene, siamo entusiaste di cominciare la fase da dentro o fuori, arrivano le sfide più difficili: felice di giocare a Firenze, avere il pubblico a favore è un vantaggio".
Per la classe 2003, nata in Islanda e venuta a 15 anni in Italia, Firenze è casa, militando con Scandicci, con cui ha vinto una Challenge Cup e una Coppa Cev: "Non so come si vedeva da casa, ma io, che sono abbastanza emotiva, mi sono divertita a vedere le mie compagne; crediamo nella nostra squadra, è fondamentale perché se non c'è convinzione rischi poi di sbagliare la giocata. In tanti mi dicono che in campo sono meno fredda di quello che sembra da fuori, ma prima della gara non ho problemi a dormire; quelli al massimo arrivano la sera dopo, perché c'è maggiore adrenalina in circolo".
In caso di vittoria martedì sera ci saranno i quarti di finale contro Romania, già battuta nel girone, o Francia, ma le ultime battute a 'La Gazzetta dello Sport' sono dedicate alla rivalità con la stella Egonu: "Paola è una compagna di squadra come le altre, ha valore importante per la pallavolo mondiale; io la ammiro, ho guardato tantissime sue partite. Che il Ct mi abbia dato una maglia da titolare è un bel segnale di fiducia, ma non sono il tipo che pensa cosa potrebbe succedere, mi concentro più su quello che succede. Lo studio? Farò un corso di Laurea on-line per poter continuare a giocare, ramo Design Moda: voglio mettermi alla prova in un ambiente differente dallo sport".