SPORT INVERNALI02/02/2022
Roland Fischnaller è pronto a dare il meglio di sé ai Giochi di Pechino
"Da quando ho saputo che l’Italia ospiterà le Olimpiadi nel 2026 ho ancora una grandissima motivazione”
Sport Today
L'età nello sport conta, ma forse fino ad un certo punto. Lo abbiamo potuto ammirare non più tardi di qualche giorno fa agli Australian Open con il trionfo di Nadal sul russo Medvedev, ma altri esempi possono supportare la tesi che oltre all'anagafica serve grinta, passione e dedizione.
Roland Fischnaller è un altro esempio: quarantuno anni, ma la freschezza e la grinta di un giovanissimo che gli consentono di essere un campione senza tempo. Lo snowboardista italiano si prepara a vivere la sua sesta Olimpiade in quel di Pechino e ha parlato proprio della sua lunga carriera e di cosa lo ha aiutato in tutti questi anni.
"Non c'è nessun segreto. Ho un lavoro che amo tantissimo e lo voglio fare al massimo. Questi vent'anni sono passati molto velocemente. Sei Olimpiadi sono tanta roba e mi diverto ancora".
Nel suo palmares personale ci sono sei medaglie mondiali, ma manca ancora quella olimpica, forse la più importante. Nonostante questo però, la forza mentale dell'italiano è incredibile perchè già proiettato a quanto potrebbe succedere tra quattro anni. Fischnaller non promette nulla in caso di conquista di un podio olimpico, anzi rilancia: "Penso che in ogni caso avrei continuato lo stesso, anche perchè da quando ho saputo che l’Italia ospiterà le Olimpiadi nel 2026 ho ancora una grandissima motivazione”.
Prima della partenza per la Kermesse Olimpica, il talento italiano ha dovuto fare molti sacrifici nell’ultimo periodo, come quello di allontanarsi dalla sua famiglia: "Con questa variante Omicron, ti contagi in un attimo e poi sei a casa. Mia figlia di sei anni era positiva come tutta la classe e dunque non potevo stare a casa. Sono stato nella mia malga dove sto d'estate. Praticamente ho vissuto come Rocky Balboa a 1700 metri, spaccando legna e facendo il caminetto per riscaldarmi, un bel sacrifico"
Infine non mancano due considerazioni sulla Coppa del Mondo e sul suo futuro: “La stagione poteva andare meglio. Ho avuto un po’ male al ginocchio, perchè mi sono rotto un tendine del quadricipite al 50%, che mi ha penalizzato abbastanza. Piano piano ho ritrovato la forma.
Ho la passione per l’agricoltura, ho un allevamento di vitelli biologico abbastanza piccolo. Però dopo aver smesso vorrei dare la mia esperienza ai giovani facendo l’allenatore o lo ski-man”.