ATLETICA21/03/2022
Marcell Jacobs: "La mia dedizione? Da numeri uno al mondo"
Il velocista azzurro conquista un altro record ai Mondiali indoor. Le sue parole:
Sport Today
Dopo un'estate pazzesca, l'olimpionico dei 100 metri Marcell Jacob torna a far parlare di sé. Suo il record europeo nei Mondiali indoor a Belgrado, dove si impone nella finale dei 60 in 6”41. Intervistato da La Gazzetta dello Sport, il velocista azzurro ha confessato che ora il suo sogno è quello di conquistare il quarto oro: "Vorrei completare la collezione con quelli di Mondiali e Europei all’aperto. Chi mai ci è riuscito?"
"Ho lavorato tanto e la mia preparazione mi ha permesso di stare al massimo della condizione nel momento opportuno. In batteria, infatti, ho pensato soprattutto a non sprecare energie, ma non mi sono piaciuto molto. Invece in semifinale ho interpretato al meglio la pista, molto elastica. So che ora quando corro tutti si aspettano un record, ma occorre seguire i tempi giusti".
"Nella prova indoor, sono migliorato di 6 centesimi. E nei 100 sono più a mio agio, anche perché non si è costretti in spazi ristretti con la prospettiva, in fondo al rettilineo, di andare a sbattere contro un materasso. Quindi, fate i conti…”.
"Ho dimostrato che i risultati della scorsa stagione non sono arrivati per caso. Nello sport e in atletica in particolare, del resto, si inventa nulla. Contano solo i fatti e la dedizione. E la mia è da numero uno al mondo".
Coleman a Bracy? “L‘hanno presa male mi sa, avevano una brutta faccia. Sono stati gentili, per carità: si sono complimentati, Coleman mi ha detto ‘Ci vediamo alle outdoor’. Sono pronto, ho cominciato davvero ad accelerare dopo i 50. Non mi è sfuggito che alla vigilia hanno detto che avrebbero voluto l’uno-due. Hanno fatto 2-
"Ho lavorato tanto e la mia preparazione mi ha permesso di stare al massimo della condizione nel momento opportuno. In batteria, infatti, ho pensato soprattutto a non sprecare energie, ma non mi sono piaciuto molto. Invece in semifinale ho interpretato al meglio la pista, molto elastica. So che ora quando corro tutti si aspettano un record, ma occorre seguire i tempi giusti".
"Nella prova indoor, sono migliorato di 6 centesimi. E nei 100 sono più a mio agio, anche perché non si è costretti in spazi ristretti con la prospettiva, in fondo al rettilineo, di andare a sbattere contro un materasso. Quindi, fate i conti…”.
"Ho dimostrato che i risultati della scorsa stagione non sono arrivati per caso. Nello sport e in atletica in particolare, del resto, si inventa nulla. Contano solo i fatti e la dedizione. E la mia è da numero uno al mondo".
Coleman a Bracy? “L‘hanno presa male mi sa, avevano una brutta faccia. Sono stati gentili, per carità: si sono complimentati, Coleman mi ha detto ‘Ci vediamo alle outdoor’. Sono pronto, ho cominciato davvero ad accelerare dopo i 50. Non mi è sfuggito che alla vigilia hanno detto che avrebbero voluto l’uno-due. Hanno fatto 2-3, più o meno ci sono riusciti“.