ATLETICA11/07/2023
Atletica, la Corte dei diritti umani dà ragione a Semenya
Secondo la sentenza l'atleta sarebbe così stata discriminata
Sport Today
Arriva una vittoria importante, e non sulla pista di atletica, per Caster Semenya. È stato infatti accolto il suo appello alla Corte Europea dei diritti contro le regole sul testosterone.
Con la sentenza la più alta corte dello sport potrebbe dividere i regolamenti che avevano costretto la Semenya a ridurre i livello di testosterone, Stando alla sentenza l'atleta sarebbe stata discriminata.
In passato erano stati negati gli appelli alla Corte di arbitrato per lo sport e la corte suprema svizzera, quindi all'atleta sarebbe stato negato anche un rimedio contro la discriminazione. Da capire se potrà o meno gareggiare a Parigi 2024.
Caster Semenya ha conquistato l'oro ai Giochi di Londra 2012 e Rio de Janeiro 2016 negli 800 metri, ma le è stato poi impedito di correre a causa delle regole sul testosterone. "Il mio sogno era difendere i miei titoli olimpici nei Giochi di Tokyo - ha dihicarato in passato - Volevo partecipare un’altra volta alla competizione olimpica per procedere ulteriormente verso il mio obiettivo di diventare la più grande mezzofondista di sempre sugli 800 metri. Ma non ho ottenuto di poter gareggiare a Tokyo. Sono arrabbiatissima, triste e delusa che questa opportunità mi sia stata negata in base alle regole stabilite nel 2018 dalla federazione mondiale World Athletics e in base a un report del 2017 che è stato smentito subito dopo i Giochi di Tokyo".