GENERICA30/08/2020
Tour, la seconda tappa non è per tutti
La frazione numero 2 ha una morfologia completamente diversa rispetto alla prima.
Sport Today
Dopo una prima tappa che, come nelle attese, è andata a un velocista (Alexander Kristoff), la seconda frazione del Tour de France, pur partendo e arrivando anche in questo caso a Nizza (identico traguardo di sabato sulla Promenade des Anglais), ha una morfologia completamente diversa e pertanto non sarà uno sprinter ad avere la meglio sul resto del plotone.
Siamo agli inizi di una Grande Boucle che promette grandissimo spettacolo ma è una giornata nella quale gli uomini di classifica dovranno fronteggiare situazioni in grado di fare perdere terreno: si sale fino a 1607 metri di quota sulle Alpi Marittime. Ci sono tre gran premi della montagna: Col de la Colmiane al km 63 (16,3 km al 6,3%, con punte del 7,5%); Col de Turini al km 99 (14,9 km al 7,4%, punte del 10,8%) e il Col d’Eze al km 153 (7,8 km al 6,1%, massima 8,5%). A nove chilometri dell’arrivo, poi, ci sarà un’altra collinetta, il Col des Quatre Chemins. Chiaro quindi che un’occhiata va data a chi in salita si disimpegna, a partire da Julian Alaphilippe, o come Wout Van Aert, che nelle scorse settimane ha fatto il bello e il cattivo tempo in Italia.